LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO DEL SINDACO MARIO CANTINI

Dall’intervento introduttivo di Mario Cantini, sindaco di Fidenza

Quando mi sono proposto come Sindaco della città, avevo piena la consapevolezza di non poter chiedere ai miei concittadini di affidarmene la guida a scatola chiusa. Ho cercato, durante la campagna elettorale, di trasmettere le mie valutazioni sulla Fidenza di oggi, su quella che vorrei che fosse al termine del mio mandato e su quella che, in virtù dell’agire della mia amministrazione, potrà essere la Fidenza che lasceremo ai nostri nipoti. L’esito del voto ci ha consegnato una Fidenza politicamente divisa in due; di questo abbiamo cercato e cercheremo di tenere conto, consapevoli che, pur nella diversità delle visioni e delle impostazioni programmatiche, potranno essere tanti i temi sui quali auspico possibili convergenze per la tutela dell’interesse comune. Non abbiamo intenzione di operare rivoluzioni, ma di muoverci in un percorso con una forte impronta riformatrice che salvaguardi e migliori le situazioni che già funzionano e introduca, invece, una netta discontinuità rispetto ai temi che la nostra Amministrazione ha individuato come critici e bisognosi d’interventi di forte cambiamento. Sono certo che su alcuni di questi temi potranno scontrarsi visioni e impostazioni contrapposte e che alquanto vivo sarà il confronto politico e dialettico tra maggioranza e opposizioni; sono però altrettanto certo, e mi dispiacerebbe davvero essere smentito, che il confronto sarà basato sul reciproco rispetto e il dibattito saprà mantenere i livelli di civiltà che hanno contraddistinto in generale la recente campagna elettorale. I cittadini con il loro voto ci hanno affidato il compito di governare il Comune; non ne siamo diventati i padroni o i proprietari; niente qui è nostro; tutto appartiene alla comunità, nel cui nome dobbiamo amministrare la città. Il tema di fondo è quello di individuare la Fidenza che vogliamo; avere un’idea precisa del suo sviluppo, declinare le direttrici del cambiamento, e farlo avendo presente l’interesse pubblico, unico faro al quale dobbiamo guardare per trovare il cammino che ci guida nella nostra azione politico amministrativa. Abbiamo sostenuto in campagna elettorale che Fidenza sta rischiando di perdere la propria identità sociale e culturale. Il rispetto dei valori fondanti di una comunità si sta affievolendo, si sta smarrendo la passione di fare le cose con impegno, rigore e determinazione; sta subentrando la paura per la propria persona e per le proprie cose. Fidenza deve tornare a riempirsi di idee, di progetti e di partecipazione. Non si va da nessuna parte se non si conosce il passato, se non si vive il presente e se non si guarda al futuro: da questa analisi, che abbiamo esposto in campagna elettorale, è partita la costruzione del programma di questa Amministrazione per rispondere alla voglia di cambiamento che tanti cittadini hanno manifestato con il loro voto. I mutamenti e le radicali trasformazioni subiti dalla nostra città nell’ultimo decennio hanno determinato seri problemi in numerosi ambiti e vi è, pertanto, la necessità urgente di una spinta propulsiva innovativa e di un cambiamento nelle scelte politiche e amministrative. Conosciamo la città, ne cogliamo gli umori, ne viviamo le contraddizioni, ne apprezziamo le cose positive che ci sono e che saranno mantenute, ma il nostro programma – che tiene insieme obiettivi di breve, medio e lungo periodo – è stato studiato per voltare pagina e operare un profondo cambiamento. La forza di Fidenza non è data dal numero degli abitanti, ma dal numero dei “fidentini”, con la loro identità di appartenenza a una comunità….

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